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Disagi in diverse aree di Roma con danni notevoli per gli esercizi commerciali che hanno dovuto mandare via i clienti e gettare la merce. Turisti in affanno fuggiti dalle stanze d’hotel roventi per l’assenza di aria condizionata. Da Acea dicono: «Record di domanda»

Piazza San Giovanni (Claudio Guaitoli)

L’involucro di plastica non custodisce più un ghiacciolo ma un liquido fosforescente verde. La trentenne Riya Akter mostra così alcuni dei danni al suo esercizio commerciale per il blackout: «Abbiamo perso duecento euro solo in gelati» sospira con amarezza mentre scarta un cono ammaccato e molliccio. Moglie del titolare del Minimarket di via Santa Maria Maggiore, si arrabbia: «Ho dovuto mandare via dei clienti. Lunedì, la luce è andata via alle sette di sera per tornare solo alle 2 di notte. Stesso problema oggi (martedì n.d.r.) dalle sette di mattina fino alle tre di pomeriggio».

Da Acea, intanto, fanno sapere che il distacco è stato causato dall’aumento record della domanda di energia elettrica e che i tecnici sono al lavoro per risolvere il problema. Probabilmente, proprio per le temperature roventi di questi giorni, c’è stato un abuso di aria condizionata, notoriamente energivora, che ha causato il sovraccarico. Situazione che ha messo nelle condizioni di soffrire ancora di più le alte temperature quando poi l’energia è venuta a mancare. Tanto che, i clienti dell’ Hotel Verona si sono riversati in strada sventolandosi perfino con delle brochure per sfuggire dalle stanze ormai roventi. Disagi anche in corso Vittorio Emanuele, largo Argentina e corso Rinascimento. Elena, una residente della zona, ha avuto difficoltà con il figlio: «Il mio bambino più piccolo, di 5 anni, ha urlato per ore perché sentiva caldo e non si poteva usare il ventilatore». Corrente intermittente per ventiquattro ore pure nella zona di San Giovanni, dove erano arrivati due gruppi elettrogeni che, però, hanno smesso di funzionare.

Un negoziante ha espresso il proprio disappunto: «Il centralino di Acea non dà spiegazioni e rimanda ad altri numeri». Qualche residente si trova di in difficoltà per il lavoro da remoto e lo studio e alcuni stanno pensando di fare una class action. Tra questi, la studentessa universitaria Francesca che è esasperata: «Ho un esame domani, tutti gli appunti sono nel pc che ora è scarico. Per me è un grave danno».

Nella giornata di lunedì, le interruzioni dell’energia elettrica avevano colpito pure i quartieri Pinciano e Salario. A piazza Fiume, automobilisti e pedoni si sono ritrovati coi semafori spenti. Alla Rinascente, la cassa del ristorante non emetteva scontrini.

In questo contesto, alcune associazioni si stanno muovendo per ottenere risarcimenti. L’avvocato Laila Perciballi ha dichiarato: «Il Movimento consumatori Roma Capitale è a disposizione per le richieste di indennizzi o risarcimenti per i danni provocati dall’interruzione del servizio. In una situazione di incredibile difficoltà dovuta al caldo insostenibile, anche categorie fragili sono state private di ascensori e aria condizionata».

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